Incentivare l’innovazione nell’agroindustria

 

Sostenibilità ambientale e innovazione sono le sfide principali dell’agroindustria italiana, un settore in continua crescita e espansione.

L’introduzione di nuove tecnologie in grado di permettere un uso più oculato delle risorse in ambito agricolo è emersa quale fattore chiave non soltanto per la crescita economica del settore, ma anche in un’ottica più ampia di sostenibilità.

 

Ottica con cui Trigenia ha supportato, e supporta, le aziende appartenenti al settore dell’agroindustria, che vogliono innovare e rendere più efficiente il proprio percorso produttivo, supportandole nella gestione e richiesta di incentivi e agevolazioni per la realizzazione dei progetti.

Case history agricoltura

METODOLOGIA UTILIZZATA DA TRIGENIA

 

Trigenia supporta le aziende nella procedura di accesso a incentivi nazionali o europei, volti alla trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli delle aziende agroindustriali con l’obiettivo di migliorare le loro prestazioni attraverso innovazioni di processo e di prodotto, privilegiando investimenti sostenibili dal punto di vista ambientale.

Il tutto in una logica di integrazione con il settore agricolo al fine di migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli nella filiera agro-alimentare anche attraverso regimi di qualità.

 

Per fare ciò, Trigenia effettua un’analisi degli investimenti elaborando una matrice di incentivi e procede ad elaborare la domanda, attraverso la stesura di analisi tecniche legate ad innovazione, efficienza energetica e fonti rinnovabili.

 

Trigenia, inoltre, solleva le aziende dalle complicate pratiche amministrative, facendosi carico della comunicazione e del dialogo con i funzionari regionali e di tutte le questioni burocratiche che derivano dalla presentazione della domanda, al fine di ottenere la concessione per la realizzazione del progetto.

RISULTATI OTTENUTI DA TRIGENIA

 

Il rapporto di collaborazione e trasparenza instaurato tra Trigenia e le aziende fa sì che i progetti oggetto del contributo permettano un recupero di investimento fino al 40% dei costi sostenuti.

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